Canelli, Assedio sospeso per il 2017

Quest'anno Canelli dovrà rinunciare allo storico Assedio. Nessuna battaglia al chiaro di luna e nessuna sfilata. Nessun vestito seicentesco e nessuna spada sullo sfondo del Castello Gancia.

La decisione è stata ufficializzata lunedì 30 gennaio dal sindaco Marco Gabusi, durante il consiglio comunale.

“Dovevamo operare una svolta – ha commentato Paolo Gandolfo, Vice Sindaco e Assessore con delega alle manifestazioni – ci auguriamo che in questo anno sabbatico possa riaccendersi l’interesse di una volta”.

Sembra che per il 2017 risorse e uomini saranno concentrati nella progettazione di manifestazioni in crescita, come “Canelli città del vino”.

Il Presidente dell’Assedio, Valerio Iaboc, appoggia questa scelta. “Siamo passati da 1200 a 300 figuranti – ha precisato – Non restiamo fermi, parteciperemo comunque ad eventi in Piemonte, come a Govone e Revello, in Lombardia e Valle D’Aosta. Dobbiamo pensare a nuove idee per rinnovarci. L’occasione dei Giochi Storici di Firenze ci permetterà di raccogliere qualche fondo per sovvenzionare eventi futuri. Si guarda al futuro con positività”.

La malinconia rappresenta forse lo stato d’animo più comune tra figuranti e volontari che, in segno di solidarietà, hanno cambiato l’immagine profilo di Facebook ed applicato l’istantanea preferita dell’Assedio.

Elena Bosca, cake designer torinese e figlia d’arte, non nasconde l’amarezza. “Mi piange il cuore – ha scritto sul social – Non voglio fare polemiche, ma ho pianto quando ho appreso questa notizia”

Marco Vaccaneo, membro del gruppo storico ed ex organizzatore dell’aspetto bellico, si è rivolto al diretto interessato: “Assedio ti aspetto. Adesso riposati, presto o tardi qualche pazzo con spada e daga ti desterà e tornerai il protagonista della nostra notte d’estate preferita”

Stefania Leardi, volontaria e organizzatrice del gruppo storico, ha rimarcato che “si tratta di un carattere distintivo di Canelli rispetto al resto del Piemonte, nonostante l’enorme mutamento subito negli ultimi anni. E’ grazie a questa manifestazione che diversi gruppi storici dell’Italia settentrionale si sono formati, prendendo spunto da noi, e oggi partecipano ad eventi internazionali”.

Quindi, l’assedio non è stato cancellato, solo rimandato. Le prime indiscrezioni confermano che si sta già pensando ad una nuova data, che potrebbe essere l’ultimo fine settimana di maggio 2018.

Elisa Grasso