Asti, si profila una campagna elettorale dura ed avvelenata. Rischio politiche sul voto?

La spada di Damocle di eventuali elezioni politiche influirà sulla tornata elettorale astigiana?

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È questa la domanda che serpeggia tra i partiti e che potrà influenzare non poco gli equilibri in vista dell’appuntamento con le urne di primavera, nel caso in cui le spinte verso un voto anticipato a livello nazionale si concretizzassero e il governo fissasse le consultazioni politiche ed amministrative in un unico “election day”.

Ad interrogarsi maggiormente è il centrosinistra, più esposto di altre forze ai malumori di Roma. Nel caso di elezioni a giugno, non è più un ipotesi così remota la possibilità di una scissione interna al Partito Democratico. Un’evenienza che avrebbe ripercussioni anche a livello locale, dal momento che, dato per certo il forfait di Brignolo, la candidata che potrebbe tenere alta la bandiera del centrosinistra dovrebbe essere Angela Motta, consigliera regionale e vicina all’area renziana del partito.
Anche a destra, la Lega Nord, forte di un buon risultato all’interno della coalizione, potrebbe passare all’incasso dettando l’agenda del futuro sindaco. Nel programma di Maurizio Rasero la sicurezza, tema particolarmente sentito dagli astigiani, sarà una priorità in cima al programma.
Il Movimento 5 Stelle si presenterà domani con Massimo Cerruti, che sarà il terzo protagonista di questa corsa a tre. Già si annuncia una forte critica da parte dei grillini, di quello che sarà il competitor principale di queste elezioni. Rasero infatti è già stato accusato di essere un esponente della vecchia politica e del sistema “Asti”. Accuse rispedite al mittente dal diretto interessato, che ha pronosticato come “avvelenata” la campagna che i grillini metteranno in campo. La corsa è appena iniziata, ma già il clima si sta scaldando.

Alessandro Franco

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