Le ragioni del sì e del no ad Asti, Salvini in città sabato 26

Anche ad Asti si scaldano i motori in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre.

Una data particolarmente importante, nella nostra città, anche in vista degli esiti della consultazione e le ripercussioni che questa potrà avere a livello politico. La sensazione, infatti, è che solo dopo tale data incominceranno a muoversi gli equilibri in vista del voto amministrativo di questa primavera.

Il 26 novembre, alle 18, sarà presente ad Asti il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che porterà la sua voce per il no del referendum. No espresso anche da quasi tutti i partiti dell’arco politico e molte associazioni. Tra queste, Giovanni La Matttina, del Fronte Nazionale, motiva il “No” con l’idea che “questa riforma va contro la democrazia ,senza contare che il presidente del consiglio avrà dei poteri eccezionali, ossia una repubblica presidenziale ossia dittatoriale e questo vuol dire togliere il diritto dei cittadini e del parlamento, cancellare gli organi di garanzia, la corte costituzionale che diventerebbe organo della maggioranza”.

Originale iniziativa, invece, per la campagna del sì: fino alla chiusura ufficiale della campagna referendaria, il PD Asti girerà con una Fiat 500 SÌ(DE)CAR tutte le frazioni di Asti a turno per parlare della Riforma Costituzionale e delle ragioni del Sì. Un incontro informativo sulle ragioni del voto è stato organizzato all’IPSIA Castigliano, dove molti ragazzi voteranno per la prima volta.

Agli studenti delle IV e delle V dell’Istituto è stata infatti presentata nei suoi contenuti essenziali la riforma contenuta nel Ddl Boschi sulla quale loro, come tutti gli altri italiani aventi diritto, saranno chiamati a esprimersi. È proprio dagli stessi studenti che è partito lo spunto per questo incontro, perché per molti la politica è ancora una complessa e oscura materia “per grandi”. È vitale quindi una corretta informazione per un quesito così delicato che arriva a lambire quasi un terzo degli articoli della nostra Costituzione.
Gentile, esponente di rilievo nel Pd astigiano, si è espresso a favore della riforma, mentre la professoressa Lajolo ha sostenuto le ragioni del No.

Alessandro Franco