Il giornalista e inviato della Stampa, Domenico Quirico, l’ha così definito: “Raramente ho sentito, in un libro che parla di molte cose, l’odore della guerra. La vita non l’ha ancora afferrata questo giovane afgano, ma in questo libro è già stata ridotta in minimi termini. Racconta cose terribili e piccoli gesti della vita quotidiana che, in quello spazio, hanno un significato arcano e difficile”. All’incontro parteciperanno Valeria Pelle, giornalista e redattrice di Gazzetta d’Alba e don Antonio Cherio, parroco della parrocchia San Vincenzo di San Damiano d’Asti e “scopritore del mondo”.
Farhad Bitani , classe 1986, ex capitano dell’esercito afgano. È nato e cresciuto immerso nella guerra. Durante la sua infanzia ha vissuto la guerra da vincitore, perché suo padre era uno dei generali che hanno sconfitto il potere sovietico; più tardi ha vissuto la guerra da perseguitato, perché suo padre era nemico dei talebani, che detenevano il potere. In seguito vissuto la guerra da militare, combattendo egli stesso contro i talebani. Ha compiuto i suoi studi in Italia, in Accademia e alla Scuola di applicazione, poi in un giorno di vacanza del 2011, è accaduto il fatto che ha cambiato la sua vita. Ha lasciato le armi, se trasferito definitivamente in Italia come rifugiato politico e ha deciso di spendere la propria vita per costruire la pace.