Al Musarmo di Mombercelli 400 occhi hanno posato “uno sguardo sulle colline Unesco”

L'inaugurazione della nuova mostra nel Museo Civico d'Arte moderna e contemporanea di Mombercelli, titolata "Uno sguardo sulle colline Unesco" ha superato ogni aspettativa.

200 gli intervenuti nella sola giornata di sabato, 400 gli occhi che hanno avuto occasione di cogliere le mille sfaccettature, le peculiarità che contraddistinguono ogni espositore.

Già all’entrata dell’ex carcere mandamentale, si entra in un mondo parallelo, un mondo di freschezza e armonia. Non a caso, il primo sguardo posato viene catturato dalle due opere di Michele Acquani, raffiguranti vigne e paesaggi Unesco innevati.

La vigna è la protagonista indiscussa di questa rassegna: numerosi gli scorci, dai più riconoscibili ai più evanescenti, tutti frutto del lavoro dell’uomo che ne ha valorizzato le potenzialità nel tempo.

L’artista mombercellese Renato Milano come di consueto accoglie la nuova “sfida” esponendo la raffigurazione di una balenottera realizzata in legno, battezzata “C’era una volta sulle nostre colline…”, in riferimento allo scheletro di balenottera fossile, rinvenuto nel 1959 a Vigliano d’Asti.

Un percorso di colori, a cui partecipano i giovani talenti Chiara Troisi e Stefano Ferrero, accompagnati dalle opere che “sanno di casa” di Gioconda Cornelli, dal cinguettio degli uccellini che ritroviamo nelle creazioni di Sonja Perlinger e dal sapore di novità di artisti non astigiani, dotati di originalità ed estro.

Oltre a quelli già citati, gli espositori sono: Adorno Piera, Allemani Alice, Arditi Sergio, Arione Aldo, Bertolino Maria, Bruscato Gianni, Canina Giovanni, Cavallero Ferruccio, Coisson Renata, Fantaguzzi Barbara, Gagliardi Virgilio, Gandolfi Giuseppe, Garramone Marisa, Gianotti Giancarlo, Giolito Olga, Gonella Rino, Laiolo Bruna, Montaldo Giorgia, Paro Milena, Peglia Sandro, Pinsoglio Filippo, Polliano Renzo, Presotto Luparia Nadia, Rizzardi Sergio, Rondoletti Luciana, Salina Oriana, Schaefer Jutta, Staglianò Francesca, Tomalino Gianni, Varallo Luciana e Volpato Silvio.

Degno di nota, il connubio, esposto al piano superiore, tra le fotografie di Giuseppe Bongiovanni e le poesie di Leonard Leòn Vazquinho scritte dalla mombercellese Tina Mazzetti, ideazione a cura di Danilo Gaveglio.

Non è semplice esprimere a parole le emozioni che fotografie e opere suscitano in noi, spesso, a catturare la nostra attenzione sono le cose semplici, come un fiore.

“Che cos’è un fiore, sono petali, sono corolle, è profumo. E’ la vita che scorre. E’ petali rossi, petali gialli, petali all’infinito colorati, ci dona. Che cos’è un fiore. Nulla. Semplicemente è il più grande messaggio d’amore” di Leonard Lèon Vazquinho.

Orario di visita: domenica dalle 16.00 alle 18.30, per visite settimanali e fuori orario cell. 338/4246055 – 346/4798585

Elisa Grasso