“Penne a scuola”, alla Bottego di Quarto si sistema l’orto didattico. Anche il campo polivalente migliora

Parole di Tecnico: “Piove, arrivano con due fuoristrada, alle 8.15. Il tempo di salutarsi, mi volto e sono già all’opera, in 6 o 7 a togliere sterpaglie. Come di incanto smette di piovere”.

Pensa tu come “si incanta” velocemente un tecnico. Di solito è difficile stupirlo. Invece le squadre della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana) ci sono riusciti. Sono le sezioni di Como, Lecco, e Alto Lario Colico, “dove l’Adda si butta nel lago di Como “ precisa la coordinatrice lavori Giovanna, che di suo fa la negoziante. In tutto 20 volontari, qui da alcuni giorni, ospitati al Liceo Vercelli. La situazione lavori procede bene, al campo polivalente della frazione di Quarto, con la sostituzione della rete “ammalorata” e la ripittura dei pali perimetrali. Qui sono al lavoro i mestieri più vari con Daniele muratore, Giuliano falegname, Piero idraulico, Lino metalmeccanico e panettiere, Antonio magazziniere, l’età non conta anzi col casco bianco e l’immancabile penna rassicurano di fascino. Nell’area operano due sollevatori telescopici anch’essi bianchi, come da operazione umanitaria. A un centinaio di metri la Scuola titolata a Bottego l’esploratore del Corno d’Africa di fine ottocento. Anche gli Alpini sono nati in quegli anni e pure in Africa li mandarono. Qui a scuola cambieranno la recinzione e sistemeranno l’area dedicata a orto didattico. Con Giovanna anche Dorino già zincatore e Lorenzo autista. Raccontano del L’Aquila, di Finale Emilia, di Borghetto Vara e con questo tempo umido di pioggia, i mezzi, le divise, gli acronimi il ricordo va a quel novembre del ‘94. Rivederli, qualcuno di questi fu a Canelli, rispolvera una fraternità lunga, tra sconosciuti, e per questo più importante.

Sì, anche oggi la situazione è un po’ straordinaria, del resto in ogni Adunata gli Alpini donano tempo e mani per lasciare un segno positivo nella comunità che li ospita. Il Comune ha avviato una serie di interventi di riqualificazione, in stand by da tempo, che grazie alla manodopera alpina verranno portati a termine in questi giorni. Il risparmio è consistente. Anche il Tecnico, allievi e comunità locale rimarranno soddisfatti, “alla fine (non) conta solo il risultato”.

rg

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