“La nostra regione – osserva il vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato – non solo è stata la prima in Italia a istituire con una legge, nel 1976, un Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, ma tra le prime a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo, a partire dal 1981, decine di migliaia di studenti medi piemontesi e organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria”.
La graduatoria dei 26 gruppi, composti ciascuno da 5 studenti è stata redatta dalla Commissione di valutazione composta da componenti degli Istituti storici della Resistenza piemontesi. Nella scelta dei tre temi proposti gli studenti si sono così suddivisi: il 38,9% ha optato per la prima traccia (strategia della tensione e anni di piombo: la stagione del terrorismo), il 13% per la seconda (repubblica e trasformazione della società italiana) e il 48,1% per la terza (migrazioni: “muri” vs “ponti”).
Tra i premiati anche tre gruppi di tre scuole astigiane: quello del Giobert con l’insegnate Lorena Conti e gli studenti Alessia Bragato, Chiara Cantore, Elisa Carossa, Eleonora Freschi e Gaetano Sperindeo; quello della Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus con l’insegnate Pierluigi Argenta e gli studenti Mohamed Osman, Ciro Casaburi, Andrea Tarasco, Jenny Duminuco, Evelin Cornea e l’Istituto Monti con l’insegnate Stefano Mossino e gli studenti Valentino Veneto, Martina Pagnotta, Carolina Cavagnino, Brigitta Fracchia e Claudia Rizza.
I vincitori prendono parte a viaggi studio nei luoghi della memoria in Bosnia Erzegovina (Sarajevo, Mostar, Srebrenica), a Trieste (Risiera di San Sabba, Foiba di Basovizza, al Sacrario di Redipuglia) e in Austria (campi di sterminio di Mauthausen e di Gusen).