Condifesa: Roberto Cabiale confermato presidente

Roberto Cabiale, 46 anni, imprenditore agricolo di Moncalvo, è stato confermato alla Presidenza del Consorzio di Difesa delle Colture Agrarie dalle Avversità Atmosferichedella provincia di Asti e Vicepresidente è stato nominato il viticoltore Luigi Botto di Casorzo.

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La nomina da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione è avvenuta venerdì sera, 6 maggio, nella sede del Consorzio di Asti in viale alla Vittoria.

Cabiale che gestisce un’impresa a prevalente indirizzo vitivinicolo, è già vice presidente di Coldiretti Piemonte e presidente di Coldiretti Asti.

La vicepresidenza del Condifesa è stata affidata a Luigi Botto, 41 anni, imprenditore vitivinicolo di Grazzano Badoglio e Vice Presidente della Società Cooperativa Agricola Cantina dei Viticoltori di Casorzo e Zone Limitrofe.

Un Consiglio che darà continuità a quanto effettuato nell’ultimo quinquennio. “Il mandato dei nostri associati a noi amministratori del Condifesa – ha dichiarato Cabiale – è di proseguire le azioni intraprese: mantenere una struttura snella con costi che non incidano troppo sui bilanci delle imprese agricole. In questi anni siamo riusciti ad abbattere notevolmente i costi, chiedendo dedizione al personale, elasticità ai soci e sacrifici agli amministratori. Un obbiettivo che ci eravamo dati e che abbiamo raggiunto riducendo la percentuale versata dai soci sul valore assicurato: dallo 0,59 del 2010 è scesa progressivamente fino allo 0,30 per l’uva e allo 0,25 per le altre colture”.

Nel corso della riunione del primo Consiglio si è anche discusso della presa di posizione della Confederazione Italiana Agricoltori Cia di Asti. “Siamo costernati – ha dichiarato il Presidente Cabiale – da tutta questa vicenda, dai dati divulgati erroneamente da Cia Asti sulla percentuale di adesione. La nostra impressione è che Cia, decidendo di non presentarsi alle nuove consultazioni accampando motivazioni che ci risultano incomprensibili, non abbia fatto un corretto servizio agli agricoltori, ma piuttosto un
disservizio. Dispiace, soprattutto per i rappresentanti Cia che sedevano con me nell’ultimo CdA del Condifesa con i quali si è sempre collaborato, senza che sia mai emerso alcun malumore sulla gestione, come invece è stato evidenziato dal Comunicato stampa diramato dalla loro organizzazione il 28 aprile scorso (con i dati palesemente sbagliati)”.

“Stupisce – rileva Cabiale – come un’organizzazione di rappresentanza liquidi così superficialmente il primo Consorzio di Difesa fondato in Italia (era il 1971), istituito dopo le battaglie degli agricoltori astigiani che portarono a uno straordinario risultato per tutti gli
agricoltori italiani, l’adozione del Fondo di solidarietà nazionale. Stupisce anche come si possa mistificare che oggi la funzione principale del Consorzio, sia proprio quella di calmierare i costi proposti dalle compagnie di assicurazione, le quali possono avere molti meriti e tanti obbiettivi, ma di certo non quello di azzerare i costi a favore degli agricoltori, così come rimarcato nel comunicato Cia in un maldestro tentativo di delegittimare il Consorzio. Se ci fosse qualcosa da discutere, dovremmo parlare di come a volte, Cia Asti, possa risultare sovra rappresentata rispetto alla sua effettiva consistenza e, talvolta, faccia confusione allorquando cerca improbabili alleanze con altre organizzazioni. Ma per noi questo non è mai stato un problema, perchè gli agricoltori, quando devono prendere una decisione, lo fanno ragionando da agricoltori e non a seconda se sono associati a Cia, piuttosto che a Coldiretti, o a Confagricoltura”.

In ogni caso il nuovo Consiglio ha preso atto, rimarcando come già nella passata consultazione elettorale ci fossero stati problemi da parte della rappresentanza ottenuta da Cia Asti: “Presentarono una lista unitaria con Confagricoltura – sottolinea Cabiale – salvo poi votare unicamente i propri rappresentanti, facendo eleggere, solamente i loro uomini. Praticamente fecero l’alleanza e anziché dividere i posti li prese tutti Cia, cinque a zero. Questo quanto è successo cinque anni fa, ora non si sono neanche presentati”.

Oltre a Cabiale e Botto, fanno parte del nuovo Consiglio direttivo: Gilio Alessio, Paolo Berta, Giuseppe Campia, Lorenzo Colombardo, Giuseppe Leone, Severino Quaranta, Franco Roero, Gianfranco Torelli, Maurizio Bianco, Giampiero Bosso, Giovanni Gallo, Maurizio Leardi, Andrea Pia.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio Provinciale per la Difesa delle Colture Agrarie dalle Avversità Atmosferiche di Asti rimarrà in carica per il prossimo quinquennio (mandato 2016- 2020).

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