I locali che ospitavano la “Casa Natale di Vittorio Alfieri”, il Museo Alfieriano, la Biblioteca, gli archivi, i magazzini ed i depositi, chiusi al pubblico nell’aprile 1996 per problemi di agibilità e di sicurezza, sono stati oggetto di interventi indispensabili per il riallestimento delle sale a destinazione museale ed espositiva.
“Ringrazio per questo il comitato scientifico”, dichiara il Sindaco Fabrizio Brignolo, “formato da progettisti, esperti e studiosi, che in diversi anni di intenso lavoro ha portato a termine il progetto museologico e di allestimento, mentre i tecnici qualificati hanno stilato i progetti di restauro conservativo, riqualificazione funzionale ed opere varie, edili ed impiantistiche del Palazzo, con la puntuale supervisione delle Soprintendenze”.
Sulla base delle esperienze maturate e consapevoli di operare in un contesto di tradizione consolidata e storicamente importante per la città, il cantiere ha perseguito l’obiettivo di restituire la “magia” degli ambienti che videro nascere Vittorio Alfieri. E nell’intervento di allestimento museale gli arredi originari, gli apparati decorativi, i dipinti, le ricche collezioni di costumi, bozzetti e modellini di scenografie, ricreano quella teatralità tanto cara al trageda.
La realizzazione del Museo Alfieriano aggiunge un rilevante tassello al Sistema museale della Città, non solo documentando la vita e il periodo storico in cui visse Vittorio Alfieri ma creando emozioni in questo Palazzo che è stato dichiarato “monumento nazionale” con Regio Decreto del 1922. La riapertura di Palazzo Alfieri è quindi un segno di convinto sostegno al recupero delle radici astigiane e un contributo rilevante al rilancio turistico ed economico della Città.