Associazione Ferrovie Piemontesi, quale futuro dei trasporti regionali?

L'Associazione Ferrovie Piemontesi ha redatto una serie di riflessioni dopo la lettura del DUP varato dall’Agenzia della Mobilità Piemontese in materia di programmazione del settore trasporti pubblici nel corso del prossimo triennio.

“In esso – sottolinea l’Associazione – non viene evidenziata una linea di continuità con l’operato e le intenzioni dell’Assessorato ai Trasporti regionale guidato dall’Assessore Balocco, cosi’ come recentemente ribadite tramite un comunicato e i mezzi di comunicazioni digitali.” 

Associazione Ferrovie Piemontesi manifesta quindi una certa perplessità circa gli scarsi cenni fatti nel documento ai bacini sud-est e nord-est e in particolare allo scarso riferimento alla rete ferroviaria inopinatamente sospesa dalla precedente amministrazione: “Sicuramente le ottime intenzioni dell’Agenzia circa una razionalizzazione del sistema trasporti piemontesi, ora decisamente caotico e inefficace, possono essere ottimizzate nell’ottica e nella prospettiva della cura del ferro cui anche il Ministro Delrio ha fatto riferimento e che nel DUP sembra non particolarmente perseguita se non addirittura ridotta.

Occorre notare – continuano i referenti dell’associazione – come per la prima volta si ipotizzino anche tagli al Servizio Ferroviario Metropolitano, da sempre considerato (e sbandierato) come fiore all’occhiello della mobilità piemontese. “

Tra le varie riflessioni, anche quella relativa alle zone patrimonio dell’UNESCO, costellata da città e paesi dall’alto valore architettonico e culturale, pur essendo sede di poli logistici di prim’ordine e avendo un ruolo protagonista nell’economia e nella società piemontese non viene praticamente presa in considerazione.

“Alla totale assenza di Alessandria e Asti nel panorama del servizio ferroviario regionale si accompagna l’allontanamento della speranza di riapertura della fondamentale linea internazionale
Santhià – Arona e il relegamento a un ruolo turistico della ferrovia Novara – Varallo la cui potenzialità di domanda di un servizio viaggiatori continuativo è ormai evidente, una evidenza manifestata anche dallo stesso successo turistico della tratta interpretato ottimamente da Fondazione FS.

Essendo indubbia l’intenzione dell’Amministrazione Regionale del Piemonte come siamo certi delle intenzioni migliori dell’Agenzia della Mobilità Piemontese come Associazione Ferrovie Piemontesi auspichiamo una revisione del DUP con l’inserimento a stretto giro dei seguenti provvedimenti accompagnati dalla soppressione degli autoservizi paralleli e non adducenti ai nodi ferroviari:
1) Riapertura all’esercizio ferroviario viaggiatori con il prossimo orario della linea Cuneo – Saluzzo – Savigliano – Bra, in concomitanza con la nuova linea SFM4 Alba – Carmagnola – Torino passante, programmazione del recupero della linea Mondovi’ – Cuneo in ottica delle gare, considerati i forti numeri degli spostamenti sistematici quotidiani della tratta.
2) Riapertura all’esercizio ferroviario viaggiatori con il prossimo orario della linea Casale – Vercelli e assegnazione alla Lombardia con contestuale riapertura all’esercizio della linea Casale – Mortara
3) Riapertura all’esercizio ferroviario con il prossimo orario della linea Asti – Castagnole Lanze – Neive con una presa di posizione progettuale per il ricongiungimento della città di Alba al resto della rete non metropolitana torinese con laripresa dell’esercizio delle linee su Asti e Alessandria via Castagnole Lanze
4) Riapertura all’esercizio ferroviario della linea Arona – Santhià e commerciale della Novara – Varallo
5) Ricontestualizzazione del Sistema Ferroviario Regionale in ambito regionale e non solo torinese con uno sguardo d’insieme sui collegamenti interregionali con Milano, Genova e Savona via Alessandria, con il ripristino, da dicembre, dei collegamenti Asti – Voghera senza rottura di carico come via preferenziale per Milano, tracce esistenti.
6) Un impegno formale per il recupero del patrimonio storico culturale e infrastrutturale tramite Fondazione FS delle linee Asti – Chivasso e Asti – Casale

Secondo l’Associazione, gli obiettivi sintetizzati sono perfettamente perseguibili e economicamente sostenibili, ecco come: con una più equa ripartizione delle risorse e dei recuperi da ripartire correttamente sul territorio depauperato dalle scelte fatte dalla giunta precedente e di fatto confermate dal programma del DUP cosi’ come ora appare. Con la soppressione della rete automobilistica parallela e la riprogrammazione della stessa come adducente ai nodi ferroviari cui deve essere legata per programmazione e integrazione tariffaria.

Inoltre, la progettazione di un contratto ponte con il vettore ferroviario che limi le attuali sperequazioni in termini di orario e di offerta e ridistribuisca le risorse in modo equo. Nella prospettiva di lungo periodo si auspica la ripresa all’esercizio di tutta la rete ora sospesa e un ruolo fondamentale della stessa rete anche per il trasporto merci nel rispetto del Libro Bianco dei trasporti e della Convenzione delle Alpi, non oltre lo studio di miglioramenti della attuale rete con nuove relazioni o varianti di percorso.

Come evidenziato dall’Assessore Balocco le linee guida del rinnovo del sistema trasporti regionale non sono mutate e in quest’ottica l’Associazione Ferrovie Piemontesi si rende disponibile a incontri con AMP e Assessorato volti al raggiungimento del comune obiettivo della mobilità sostenibile.