31 maggio, è la Giornata Mondiale senza Tabacco

Il 31 maggio si celebra ogni anno la Giornata Mondiale Senza Tabacco.

Si tratta di un’iniziativa voluta dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – che vuole essere un importante momento di riflessione sull’impatto nocivo del fumo sulla salute.

Recentemente è stato pubblicato dall’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze della Regione Piemonte (OED) il Bollettino 2015 “Fatti e cifre sul fumo di tabacco in Piemonte”.

Il quadro complessivo evidenzia che in Piemonte le conseguenze sulla salute collegate al fumo permangono tuttora rilevanti, pur in presenza di una diminuzione della proporzione dei fumatori e delle conseguenze del fumo in termini di morbosità e mortalità, diminuzione che però è rallentata negli anni più recenti per tutti e tre gli indicatori.

Nella Asl AT, la sorveglianza di popolazione PASSI, condotta dal Dipartimento di Prevenzione, rileva che il 30% della popolazione giovane adulta fuma e che, in controtendenza con i dati regionali e nazionali, negli ultimi 10 anni la proporzione dei soggetti fumatori è costantemente aumentata, sebbene i medici di famiglia svolgano un ruolo decisamente più attivo, rispetto alla media dei colleghi piemontesi, nell’informarsi sull’abitudine al fumo dei propri assistiti e consigliare di smettere. L’abitudine al fumo è più diffusa fra gli stranieri e fra chi ha più difficoltà economiche ed il rispetto del divieto di fumo nei luoghi pubblici e nei luoghi di lavoro è tra i più bassi della regione. Più di un fumatore su tre dichiara di aver cercato di smettere, per lo più senza aiuto di farmaci o il ricorso ai servizi sanitari, ma meno di un quarto è riuscito nell’intento.

Per contribuire a fronteggiare quella che ormai è definita un’epidemia globale il Decreto Legislativo del 12 gennaio 2016, in recepimento di una direttiva comunitaria, ha introdotto ulteriori restrizioni al fumo di sigaretta a tutela dei minori e delle donne in gravidanza ed esteso il divieto di fumo anche nelle pertinenze esterne degli ospedali.

Per quanto riguarda l’Asl AT, la nuova cartellonistica, installata nei punti di accesso agli Ospedali Cardinal Massaia di Asti e Santo Spirito di Nizza Monferrato, informa utenti e lavoratori delle aree in cui inizia il divieto.

I benefici in termini di salute derivanti dalla cessazione dell’abitudine al fumo d’altra parte sono notevoli e osservabili: riducendo l’esposizione si produce fin da subito una sostanziale riduzione dei sintomi respiratori e una migliorata funzionalità polmonare e a lungo termine una riduzione dei rischi delle malattie cardiovascolari e neoplastiche.

Claudia Solaro