Il parcheggio multipiano di Nizza Monferrato e il Parere Vincolante Contrario della Regione Piemonte

A Nizza Monferrato, il progetto del parcheggio multipiano in via Cordara desta ancora non poche perplessità.

Ricomponiamo brevemente lo storico di questa vicenda.

L’idea di costruire box auto e parcheggi per il centro storico risale all’estate 2014 ed è stata presentata in Comune dall’impresa edile di Bruno Verri, storico presidente della Pro Loco di Nizza, a cui sono seguite le delibere della Giunta Comunale e la Conferenza dei servizi.

La Commissione Regionale per gli insegnamenti di interesse storico artistico, paesaggistico documentario, però, esaminata la proposta progettuale, ha evidenziato la presenza di diverse criticità:

Relativamente agli aspetti urbanistici, la Commissione ha affermato che ” il progetto si scontra con i normali concetti definiti e contenuti all’interno della normativa vigente. La collocazione degli edifici all’interno del centro storico cittadino, ovvero in un’area oggetto di tutela ex articolo 24 della LR. 56/77 pongono l’obbligo di valutare, preminentemente, gli aspetti della loro conservazione edilizia. Qualora si procedesse ad autorizzare tale tipo di intervento, la differente nuova immagine edilizia causerebbe certamente una forte mutazione allo scenario ambientale, ossia, accentuerebbe fortemente la trasformazione del centro storico.”

Per ciò che concerne gli aspetti paesaggistici, la stessa dichiara: “costituisce anche ulteriore preoccupazione la circostanza per la quale il Comune è stato interessato e obbligato alla variante PRGC per adeguamento al progetto di candidatura Unesco. La nuova costruzione pregiudica le peculiari visuali, introducendo un elemento di impatto edilizio e di forte disturbo visivo.”

La Commissione Regionale ha espresso pertanto parere contrario, invitando a ripresentare un adeguato ristudio progettuale, alla luce delle osservazioni riportate, secondo le quali la natura dell’intervento, qualora attuato, porterebbe ad una compromissione irreversibile dei luoghi assoggettati a vincolo di tutela, con ricadute evidenti anche sul piano della viabilità scorrevole.”

Elisa Grasso