Biagio Riccio: ”Da oggi, sono ufficialmente razzista”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Biagio Riccio, presidente di Confartigiano Asti.

Più informazioni su

“Ma cosa succede in città? Non è la famosa canzone di un noto artista ma i fatti che ormai si susseguano ormai quotidianamente rendendo il nostro territorio attrattivo a chi cerca la rievocazione del far west.

Così scopri, che in un colpo solo, alcuni animali rubano una macchina presso l’ azienda della famiglia Rovero per utilizzarla come grimaldello presso l’azienda Amato fratelli per scardinare il cancello scorrevole, distruggere la vetrata ed impossessarsi degli attrezzi agricoli contenuti nell’esposizione.

Ma capita anche che a Biagio Riccio, recatosi al Self di c.so Alessandria, dopo aver rifiutato l’ennesimo “pizzo” che l’onnipresente uomo di colore chiede all’ingresso, si trova la macchina ricoperta di sputi. Ora il paragone con il “lama” diventa quanto mai calzante, sia per la quantità notevole di sputo che per il fatto che almeno il lama è veramente un animale.

Ma succede anche che le attività che generano denaro contante, sono costantemente vessate da individui che chiedono soldi, o meglio che vogliono prestarteli ma a patto di sottoscrivere un atto di vendita dell’esercizio commerciale, con interessi incredibili, giustificandosi quasi come assicuratori paralleli ma che poi quando ti prendono di mira non ti mollano più rendendoti la vita un inferno.

Se si aggiunge che le sparatorie hanno raggiunto C.so Alfieri, le lamentele costanti e continue su cosa è sotto gli occhi di tutti, i centri islamici e gli insulti che da esso derivano, la recrudescenza dei furti nel periodo dei giostrai, la ormai diffusa sensazione che siamo completamente abbandonati a noi stessi.

Sintomatico è, che per certe etnie, l’osservanza delle nostre leggi è un mero optional, come il circolo in zona industriale o meglio ancora per altre, dove pretendono di essere loro i padroni vantando solo diritti e mai doveri, dimenticandosi troppo sovente che arrivano da paesi in cui vendono le donne e si sparano costantemente addosso per motivi meramente razziali se non tribali, e soprattutto, a molto meno che pari comportamento, rischiano arti o la vita.

Ecco, io mi rifiuto. Ribadisco, mi rifiuto di accettare ancora questa situazione e i tiepidi sussulti di una politica inesistente. Se i centri islamici disturbano, si chiudano per motivi di ordine pubblico. Se non bastano le forze dell’ordine chiamate la nato, ma tutti insieme diciamo basta!.

Non possiamo permetterci di perdere mesi dietro alla step child adoption o continuare a pensare che le nomine bancarie siano l’unica cosa che fa la differenza. Qui si va a rotoli, con licenziamenti, cassa integrazione in aumento e attività produttive che chiudono; chi ha le redini in mano, comune, provincia, camera di commercio, atl, fondazione, banca, che poi sono sempre i soliti da tempo immemore se ne sono capaci, cosa della quale comincio a dubitare, diano una svolta o abbiano la compiacenza di levarsi, perché svanire nella prima provincia NO – LAW italiana a trazione Islamica da una parte e essere considerati tutti imbecilli dalla nomenclatura dominante dall’altra, a me personalmente, non passa nell’anticamera del cervello.

Da oggi, sono ufficialmente razzista.”

Biagio Riccio

Più informazioni su