Asti: le riflessioni del Sindaco sul salvataggio della Prefettura

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni del sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, sulla decisione del governo di non sopprimere la prefettura di Asti. 

“L’annuncio che il Governo è intenzionato a ritirare il decreto che avrebbe soppresso ventitre prefetture, compresa quella di Asti, dimostra che anche le Città medie, facendo squadra, possono ottenere risultati apparentemente impossibili.

Il salvataggio della Provincia a fine 2013.
Siamo riusciti a replicare lo schema che già ebbe successo a dicembre 2013, quando riuscimmo a impedire la conversione del decreto che prevedeva l’accorpamento della provincia di Asti a quella di Alessandria.

Il ringraziamento ai sindaci astigiani.
Voglio in proposito ringraziare gli oltre cento sindaci della Provincia di Asti che nel marzo scorso sottoscrissero la lettera con cui chiedevamo la nomina del Prefetto (vacante da dicembre): nei tre incontri che ho avuto al Ministero dell’Interno (l’ultimo con il Ministro Alfano nello scorso luglio) è stato molto importante poter parlare a nome di un intero territorio.

La partita sul futuro delle province.
Nel 2013 il Governo voleva accorpare la provincia di Asti ad Alessandria e questo era inaccettabile, perché creava province di serie A e di serie B. Oggi la situazione è molto diversa: la riforma costituzionale abolirà tutte le province italiane, rimettendo alle regioni l’organizzazione delle aree vaste. La “vulgata” secondo cui Asti sarebbe già stata accorpata ad Alessandria va smentita, perché non è vera tecnicamente e dà per scontato un risultato negativo, prima del fischio d’inizio.

Le Regione.
La legge piemontese ha sancito che i servizi regionali sovralocali saranno prioritariamente organizzati per quadrante (nel nostro caso il quadrante sud-est, Asti-Alessandria) con possibilità di opzioni diverse a seconda delle materie trattate. Questa possibilità è stata introdotta grazie a un emendamento che noi astigiani (la consigliera Motta e l’assessore Ferrero in primis) abbiamo ottenuto alleandoci proprio con Alessandria, che è importantissimo, perché sancisce il principio che su ogni materia, dovrà essere valutatat la dimensione territoriale ottimale.

Le dichiarazioni del Presidente Chiamparino.
Durante il convegno svoltosi nei giorni scorsi in Astiss il Presidente Chiamparino ha spiegato che l’attuale legge di riordino opera in termini di “multipli” di province, perché oggi non si poteva far diversamente, ma che non appena le province non saranno più “costituzionalizzate”, si potrà ragionare anche in termini di “sottomultipli” delle attuali province, adottando, materia per materia, le soluzioni più opportune. Non si potrà quindi escludere che se si continuerà a considerare ottimale, ad esempio per i rifiuti, l’ambito Asti-Alessandria, per altri settori (ad esempio il turismo) non si possa pensare ad articolazioni diverse (ad esempio Asti-Canelli-Alba).

L’unità degli astigiani.
Dobbiamo tutti insieme, amministratori, imprenditori, funzionari pubblici, associazioni di categoria, partiti, sindacati, tenere ben salda la rete dei comuni e dei cittadini astigiani, individuando anche forme nuove e più incisive di collaborazione e gli obbiettivi che riteniamo essenziali, per sostenerli nel confronto con Torino e Roma: troppe volte in passato abbiamo compromesso gli interessi degli astigiani perché presentandoci in ordine sparso, siamo stati sopravanzati da altri che sapevano litigare al proprio interno, ma presentarsi con una voce sola all’esterno.”

Fabrizio Brignolo