Angela Quaglia: “Scuola innovativa, tanto lavoro per nulla”

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni del Consigliere Comunale di Asti, Angela Quaglia, sul progetto di costruzione della scuola innovativa, complesso scolastico per circa 2000 studenti del liceo Monti e del Castigliano.

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Ho saputo soltanto oggi che la manifestazione di interesse per la costruzione di una scuola innovativa, presentata congiuntamente da Comune e Provincia di Asti e che prevedeva la costruzione, su un’area nei pressi dell’ospedale, di un complesso scolastico per circa 2000 studenti del liceo Monti e del Castigliano, non è andata in porto.

Dopo aver fatto lavorare in tutta fretta i tecnici di Comune e Provincia per l’individuazione dell’area, la compilazione della domanda, la stipula della convenzione ecc., al momento dell’inoltro qualcosa è andato storto e la domanda di ammissione al contributo non è di fatto pervenuta alla Regione che, in quanto ente aggiudicatario del contributo complessivo, avrebbe poi selezionato i progetti e ripartito le cifre tra i concorrenti. E’ il caso di dire che “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!” Sono ovviamente dispiaciuta che si sia persa l’opportunità di far arrivare risorse sul territorio ma poiché i soldi sono sempre pubblici, anche quando li anticipa l’INAIL, sono invece contenta  che una scelta così avventata non sia andata in porto.

Intanto perché, dal mio punto di vista, l’area individuata sarebbe stata sbagliata ed infelice, stretta com’è tra ospedale, istituto agrario, liceo scientifico e altri servizi;
– in secondo luogo perché si tratta di un’area a prato, seminativo e bosco ceduo che sarebbe stata ulteriormente sacrificata invece di pensare a recuperare i molti, grandi contenitori vuoti di cui la città dispone ( Caserma Colli di Felizzano, Maternità, Casermone ecc);
-perché si tratta di un’area attraversata dal sovrappasso autostradale e potenzialmente ricca di falde acquifere ( trattandosi della stessa zona dell’ospedale);
-perché tale scelta fa letteralmente a pugni con gli impegni  assunti dal Sindaco relativi ad evitare il consumo di suolo e a riutilizzare i contenitori vuoti;  
-perché il traffico automobilistico nella zona è già molto congestionato e 2000 studenti che si spostano impongono la creazione di  un servizio autobus all’onor del mondo, cosa abbastanza problematica considerati i tagli al trasporto pubblico locale di cui abbiamo già sentito parlare e di cui sentiremo parlare ancora di più nei prossimi mesi;
-perché il trasferimento di due scuole importanti come il Monti e il Castigliano desertificherebbero ulteriormente il centro cittadino, già pesantemente penalizzato dalla chiusura di importanti servizi.

Per queste ragioni, e per capire la logica che ha ispirato la scelta dell’area da parte del Comune, ho presentato in Comune un’apposita interpellanza. Anche perché non vorrei che la scelta di un’area così infelice fosse stata dettata dall’esigenza di fornire un potenziale grosso cliente al servizio di teleriscaldamento che l’Amministrazione vorrebbe costruire  proprio nell’area dell’ospedale. E infine: poiché il lavoro dei dipendenti (provinciali e comunali) ha un costo, sarà necessario capire di chi è stata la responsabilità per la mancata conclusione dell’iter della domanda. E non credo proprio che la responsabilità possa essere attribuita ad un semplice impiegato.

Compito dei Dirigenti è quello di coordinare il lavoro del personale sottoposto e di verificarne e certificarne la completezza.  Gli stipendi (molto buoni) dei Dirigenti devono andare di pari passo con l’assunzione delle relative responsabilità. Il Consiglio Provinciale dovrà farsi carico di capire chi ha sbagliato e sanzionare come si deve un pressapochismo e una superficialità inaccettabili.

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