AEC risponde alle critiche sul teleriscaldamento: abbatterà le emissioni e conviene

Dopo la bagarre degli scorsi mesi, tocca ora all'AEC (Asti Energia e Calore) rispondere alla critiche piovute sul progetto del teleriscaldamento, che sta dividendo la città e il consiglio comunale.

Per replicare ai dati diffusi sui presunti impatti ambientali del progetto, hanno risposto il presidente Flavio Doglione e l’amministratore delegato Massimo Cimino (da destra nella foto) di Asti Energia e Calore (AEC).

E mentre a livello locale Legambiente è fortemente critica, sul nazionale l’associazione si schiera a favore del progetto: “Oggi sono quasi 3 milioni gli abitanti equivalenti che usufruiscono di servizi di teleriscaldamento e/o raffrescamento – si legge in un documento prodotto – che hanno permesso a famiglie e attività di risparmiare in bolletta e di ridurre inquinamento e emissioni”

“Non è vero che la centrale del teleriscaldamento danneggerà la zona nord della città. La scelta di quest’area – ha spiegato Cimino – tiene conto del fatto che l’ospedale è l’edificio cittadino che consuma più energia: 4,8 milioni di Smc (standard metri cubi) di metano. Attualmente è dotato di quattro caldaie per riscaldare e rinfrescare: l’impianto non è recente e gli stessi tecnici dell’Asl ne stavano valutando l’aggiornamento tecnologico. La centrale di trigenerazione, prevede di fornire all’ospedale energia elettrica, frigorifera e termica con tariffe inferiori di quelle attuali.

Il costo di costruzione dell’impianto sarà a carico nostro: 22 milioni, cui se ne aggiungeranno altri 23 per realizzare l’intera rete di teleriscaldamento, 30 chilometri di tubazioni in acciaio coibentato (la cui perdita di calore sarà intorno all’1%) per servire 500 condomini”.

Il nuovo impianto a regime, servendo l’ospedale e altre utenze pubbliche e private, determinerà una riduzione della quantità totale di gas metano del 7%. “Dati che dovranno essere rispettati – ricorda Doglione – altrimenti incorreremmo in un reato ambientale. Con gli innovativi sistemi di abbattimento utilizzati per questo impianto, le emissioni di ossidi di azoto scenderanno a 2,95 tonnellate/anno contro le attuali 18,17. Anche le concentrazioni di monossido di carbonio saranno di 2,95 tonnellate/anno contro le 11,86 di oggi. I condomini teleriscaldati avranno un servizio assicurato nelle 24 ore e non ci sarà più il problema della manutenzione delle caldaie.

“Consegneremo presto una proposta commerciale all’Asl” ha indicato Cimino, mentre in futuro saranno intensificati i rapporti con gli amministratori di condominio e gli utenti diretti: “Puntiamo ad allacciare l’ospedale nell’autunno 2016 e i condomini nel 2017”.

Alessandro Franco