ONSCI: record di furti in casa nel 2015, Asti la provincia più bersagliata

Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale per la Sicurezza dei Cittadini Italiani Edoardo Maria Anghinelli interviene in merito alla situazione sicurezza e furti, in prossimità del Ferragosto.

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Si ruba di più, in un decennio i furti nelle abitazioni sono saliti del 170% e quelli nei negozi del 190%. Con l’arrivo di queste ondate di migranti e l’aumento sostanziale dei furti nel Nord-Est e Nord-Ovest, ad opera di bande organizzate provenienti dall’Est-Europa non dormiamo sonni tranquilli. I furti in Abitazione raggiungono il record di 1 ogni minuto e mezzo e quelli nei negozi o attività commerciali in genere non sono da meno uno ogni quattro minuti.

I dati testimoniano una presenza consistente di stranieri sulla scena del crimine. Nell’ultimo anno tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono il 54,2% (8.627 persone), tra gli arrestati il 62% (4.112: +31,4% solo nell’ultimo anno), tra i detenuti il 42,3% (1.493).

La zona d’Italia più colpita è il Nord-Ovest, dove nell’ultimo anno i furti in abitazione sono stati 92.100, aumentati del 151% nel decennio. Oltre il 20% dei furti denunciati è avvenuto in tre province: Milano (19.214 reati), Torino (16.207) e Roma (15.779).

Considerando il numero di reati rispetto alla popolazione residente, in cima alla graduatoria delle province italiane più bersagliate si trovano Asti (9,2 furti in abitazione ogni mille abitanti), Pavia (7,1 ogni mille), Torino (7,1 ogni mille) e Ravenna (7,0 ogni mille). E le province in cui i furti in casa sono aumentati di più nell’ultimo decennio sono Forlì-Cesena (al primo posto, +312,9%), Mantova (+251,3%), Udine (+250,0%), Terni (+243,7%) e Bergamo (+234,3%). Tra le grandi città, gli aumenti maggiori si registrano a Milano (+229,2% nel periodo 2004-2013), Firenze (+177,3%), Torino (+172,6%), Padova (+143,3%), Palermo (+128,4%), Venezia (+120,9%), Roma (+120,6%), Bologna (+104,5%) e Verona (+103,4%).

Si svaligia sempre e comunque: di notte e di giorno, da soli o organizzati in bande, spesso sfidando gli ignari inquilini mentre si trovano in casa. Parallelamente all’aumento dei furti, infatti, a disturbare i sonni tranquilli degli italiani è la crescita di un altro reato ancora più allarmante: le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari. Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno.

A differenza dei furti in abitazione, le rapine sono commesse principalmente al Sud (1.380 nel 2013, pari al 38,1% del totale). Nella graduatoria provinciale in base all’incidenza di questo reato rispetto alla popolazione residente, al primo posto si trova Trapani (14,4 rapine in abitazione ogni 100.000 abitanti), seguito da Asti (14,1 ogni 100.000) e Palermo (13,8 ogni 100.000).

E l’aumento dei reati che turbano la quiete domestica porta a un aumento delle preoccupazioni della gente comune. Le famiglie che percepiscono il rischio di criminalità nella zona in cui vivono sono passate dal 27,1% del totale nel 2010 al 30% nel 2014.

Conclude il Presidente Anghinelli: “Mi sento di suggerire a tutti, sottintendendo un augurio di buon Ferragosto,di rimanere nelle vostre case e di programmarvi una vacanza in giornate meno complesse anche dal punto di vista della reperibilità delle forze dell’ordine.”

Osservatorio Nazionale per la Sicurezza dei Cittadini Italiani-O.N.S.C.I.

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