Il Garante dei Detenuti fa il punto sul Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo una nota informativa del Garante regionale dei detenuti, On. Bruno Mellano, relativa alla costituzione della rete dei garanti comunali in Piemonte.

 

“Sin dal momento del mio insediamento e dell’attivazione dell’Ufficio del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, avvenuta circa un anno fa, ho svolto una costante iniziativa di informazione e di sollecito, con contatti istituzionali e personali, telefonate e lettere, partecipazione a riunioni consiliari o di commissione affinché tutti i comuni piemontesi sede di carcere istituissero un Garante comunale dei detenuti.

Il quadro si va delineando in queste giornate di fine luglio e nelle ultime riunioni dei consigli comunali prima della sospensione estiva, stanno arrivando a conclusione alcuni iter amministrativi ed altri, gli ultimi, stanno finalmente partendo. Altri stanno giungendo alla nomina o hanno provveduto al rinnovo dell’incarico.

Martedì 28 luglio il Consiglio comunale di Cuneo ha adottato la delibera di istituzione, mercoledì 29 è stata la volta del Comune di Saluzzo e giovedì 30 la città di Verbania: a settembre ci saranno i bandi pubblici per la raccolta delle disponibilità a svolgere l’incarico. Venerdì 26 giugno aveva deliberato la Città di Alba, mentre il Consiglio comunale di Asti, tra i primi ad adottare la delibera istitutiva dell’Ufficio del Garante il 22 luglio scorso, ha deciso di stralciare la nomina dall’ordine del giorno della seduta per rimandarlo all’inizio di settembre, per garantire un ulteriore passaggio di condivisione attraverso il coinvolgimento dei capigruppo consiliari. Significativo il fatto che quasi ovunque le delibere siano state adottate all’unanimità o a larghissima maggioranza.

Ivrea, Vercelli, Fossano ed Alessandria sono uffici già attivi, rispettivamente con i Garanti Armando Michelizza, Roswitha Flaibani, Rosanna Degiovanni e Davide Petrini.
Biella e Novara hanno espresso interesse e disponibilità, che sicuramente matureranno con l’autunno. Torino, infine, venerdì 17 luglio ha provveduto a sistemare una tessera importante nominando il nuovo Garante comunale, a seguito della conclusione, avvenuta il 9 maggio scorso, della preziosa esperienza decennale di Maria Pia Brunato: è stata scelta Monica Cristina Gallo, già da anni impegnata nel “Lorusso Cutugno” con l’attività de “La casa di Pinocchio” e con le molte iniziative esterne di valorizzazione e diffusione dei prodotti carcerari, non ultimo con l’esperienza collettiva del Charity shop “Marte”, gestito da una decina di realtà associative e cooperative piemontesi.

Occorre giungere il prima possibile alla costruzione di una rete di garanzia per i diritti fondamentali dei cittadini ristretti perché perché ce lo chiede ma anche perché il pianeta carcere sta vivendo significative trasformazioni, che devono essere presidiate: la riorganizzazione dell’Amministrazione penitenziaria, la riattivazione di circuiti penali omogenei (dopo il grande sovraffollamento degli ultimi 10 anni), l’apertura di nuove strutture, la trasformazione funzionale di altre, gli Stati Generali voluti dal Ministro, la presentazione di una legge delega con l’ambizione di una riforma complessiva dell’Ordinamento Penitenziario a quarant’anni dalla legge istitutiva (la n. 354 del 26/7/1975).

Per questo sono tra quanti richiedono con insistenza che il puzzle venga presto completato con la tessera decisiva della nomina del Garante nazionale, previsto dalla Legge 21 febbraio 2014, n.10, di conversione con modificazioni del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, (il cosiddetto “svuota carceri”). L’Ufficio è stato definito in primavera, ma ancora si attende dal Governo la scelta delle tre persone chiamate a svolgere questo compito, che sarà necessariamente anche di coordinamento e di rappresentanza del quadro complessivo che, intanto, si va delineando grazie alle Regioni ed ai Comuni. “

On. Bruno Mellano