Un successo il Workshop tra i filari nel Parco Orme su La Court

Si è conclusa con grande successo la tre giorni del Workshop Universitario di rilievo e rappresentazione dell'ambiente e del paesaggio svolto nella scenografica cornice del Parco Artistico Orme su La Court, all’interno del Vigneto della migliore barbera della Michele Chiarlo.

L’iniziativa è parte integrante dei laboratori pensati dal Parco Artistico per il Progetto Scuola di Expo 2015, che sta coinvolgendo studenti di tutti gli ordini e di tutte le età.Tre giorni di studi, approfondimenti e incontri, nella magnifica cornice di un vigneto sulle colline del Monferrato. Sono stati questi gli ingredienti del successo del Workshop Universitario “Rilievo e Rappresentazione dell’Ambiente e del Paesaggio” svoltosi all’inizio di giugno presso il Parco Artistico Orme su La Court di Castelnuovo Calcea.

Quello dedicato ai ragazzi dell’Università è stato senza dubbio il progetto più articolato e ambizioso della serie di laboratori pensati dal Parco stesso per il “Progetto Scuola” di Expo 2015 e si è potuto avvalere del patrocinio del Dipartimento di Scienze per l’Architettura della Scuola Politecnica di Genova e della prestigiosa collaborazione di un gruppo di stimati professionisti, artisti e professori.

Un’occasione per i custodi del territorio di domani

L’intenso programma del workshop si è sviluppato lungo una serie di incontri che hanno toccato i più diversi temi legati all’Expo, puntando a fornire agli studenti strumenti concreti indispensabili per il loro futuro di professionisti attenti alla tutela del paesaggio, al rispetto della sua storia, della tradizione e dell’evoluzione enogastronomica locale.

Temi ai quali, da sempre, è particolarmente sensibile la Michele Chiarlo, che si è fatta promotrice in prima persona di questo percorso, aprendo le porte del suo magnifico vigneto e puntando con forza sull’educazione di quei giovani che sono chiamati, domani, a diventare i custodi del territorio per le nuove generazioni.

Il via al Workshop è stato dato  nella mattina di mercoledì 3 giugno, quando tutti i partecipanti sono stati accolti nel Parco Artistico e hanno fatto un primo giro tra viti e installazioni. Quindi, sono iniziati i diversi laboratori.

L’artista Giancarlo Ferraris, direttore artistico del Parco Orme suLa Court, e la prof.ssa Michela Mazzucchelli hanno tenuto il laboratorio di Disegno dal vero, guidando i ragazzi all’interpretazione dei diversi fattori che interagiscono in un sistema complesso come quello dell’ambiente e del territorio, per trovare, poi, una sintesi coerente e comunicativa nella loro rappresentazione. 

La prof.ssa Giulia Pellegri, responsabile scientifico dell’intero progetto, docente presso il Dipartimento di Scienze per l’Architettura della Scuola Politecnica di Genova, la dott.ssa Michela Scaglione, dottore di ricerca presso il dipartimento di scienze per l’architettura della Scuola Politecnica di Genova, e l’architetto Maria Cristina Reggio, dello studio “Mind the Gap” di Nizza Monferrato (AT) hanno tenuto il laboratorio di Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente, incentrato sull’interdisciplinarità come base per la conoscenza di metodologie di indagine e rappresentazione atte allo studio, all’analisi e alla restituzione grafica del tema oggetto del laboratorio. 

Di carattere più “organizzativo” è stato, invece, il laboratorio di Project Management per la valorizzazione dei paesaggi culturali, guidato da Aldo Buzio, dottore di Ricerca e vice-direttore centro studi Silvia Santagata CSS-EBLA. In questo caso i partecipanti si sono alternati tra approfondimenti teorici e esercitazioni pratiche, arrivando a stendere la bozza di un progetto culturale completo riferito a un caso concreto. 

A confermare il grande ventaglio di argomenti proposti e il grado di approfondimento del workshop, gli studenti sono stati coinvolti anche nel laboratorio Il grande palcoscenico, nel quale l’Architetto, scenografo e vice-presidente Craft (centro ricerca arte formazione teatro) Francesco Fassone ha rivelato come un territorio possa essere guardato come se si trattasse di una rappresentazione teatrale. In quest’ottica, ogni elemento diventa attore, con un proprio, specifico, ruolo, all’interno di una messa in scena che ha il suo senso compiuto solo nell’unione di tutti gli elementi.

Non è mancato anche il laboratorio di Videomaking, tenuto dal  regista e videomaker dell’Accademia Nazionale Cinema di Bologna Valerio Oldano. Focus di questa parte del percorso è stato quello di approfondire le ragioni per le quali sia necessario comunicare il territorio attraverso prodotti audiovisivi di qualità, approfondendo tutte le qualità connesse a questo tipo di comunicazione e delineandone le modalità essenziali.

Sempre rivolto alla comunicazione è stato anche il Progetto “Sinestesie”, guidato da Omar Pistamiglio, fotografo dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Scopo: raccontare un “pezzo di mondo” attraverso i 5 sensi e le loro contaminazioni, creando una storia fatta di immagini che trasmettano le emozioni che comunica il territorio.

Dopo tre intense giornate di lavoro, venerdì 5 giugno, alle 14,30, si è tenuto l’incontro sul tema “Il paesaggio rurale: gli uomini e la terra”. Un ulteriore momento di approfondimento delle varie tematiche toccate durante il workshop, cui ha fatto seguito una tavola rotonda di discussione sui risultati del workshop stesso.

L’incontro è stato moderato dalla Prof.ssa Laura Pesce, che ha coordinato gli interventi dell’Arch. Gianni Cavallero, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Asti, della Prof.ssa Laurana Lajolo, ideatrice del Festival del paesaggio Agrario e Presidente dell’Associazione Davide Lajolo di Vinchio (AT), dell’ Arch. Matteo Pedaso, Project Manager Gruppo LAND, del Dott. Roberto Cerrato, Presidente del “Centro Studi sul Paesaggio Culturale delle Langhe” e Direttore dell’Associazione Patrimonio Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato; di Marco Devecchi, dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano, e della Dott.ssa Annalisa Conti, Vice Presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato.

C’è stato, infine, spazio anche per l’incontro AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio Sezione Piemonte Valle d’Aosta),  a cura dell’Architetto Alessandra Aires, Presidente dell’Associazione Italiana di Architettura del paesaggio, Sezione Piemonte e Valle d’Aosta, e dell’Architetto Paolo Mighetto Architetto del Paesaggio e membro della Redazione di “Architettura del Paesaggio”.