Il corso (4 incontri) è stato studiato da Barbera & Barbere per fornire le informazioni utili ed essenziali a chi è il front desk dell’accoglienza turistica, coinvolgendo varie figure come docenti: sommelier, giornalisti, enologi, ma anche gli stessi produttori di vini.
In particolare sono intervenuti: Alessandro Felis – agronomo, critico enogastronomico; Mario Redoglia – enologo – Onav; Marica Chiola – architetto; Andrea Zarattini – sommelier AIS; Giancarlo Montaldo – agronomo, giornalista direttore della rivista Barolo & Co.; Teresa Baccini – giornalista; i produttori Giulio Bava – azienda Bava-Cocchi e presidente Consorzio Alta Langa; Beppe Guido “Pescaja” – azienda Pescaja; Stefano Chiarlo – azienda Michele Chiarlo, enologo, pres. Strada dei Vini Astesana; Giorgio Gozzellino – Cascina Castlet e l’azienda Borgo Maragliano.
Le lezioni si sono tenute nel mese di marzo e nel mese di aprile al Laura’s Restaurant dell’Hotel Palio di Asti, grazie alla disponibilità del presidente dell’associazione Albergatori e Ristoratori Luca Mogliotti. Avendo ottenuto il doppio di richieste, il corso, inizialmente pensato solo per marzo, è stato replicato ad aprile.
I partecipanti provengono soprattutto dal mondo della ristorazione e dell’agriturismo, con una forte predominanza di locali della provincia rispetto a quelli del capoluogo.
Oggi a Palazzo Mazzetti il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Michele Maggiora, insieme a Luca Mogliotti e al presidente di Barbera & Barbere Giuseppe Giordano, ha consegnato gli attestati ai corsisti e le vetrofanie realizzate appositamente da esporre sulla vetrina del locale.
La vetrofania riporta la scritta/logo: “LOCAL WINE – Qui bevi i vini del territorio”.
Al di là del logo, LOCAL WINE è l’inizio di un progetto di più ampio respiro che intende rafforzare il legame tra le realtà imprenditoriali enologiche delle nostre zone e tutti coloro che hanno il compito di accogliere un cliente, italiano o straniero, nelle nostre zone. Aver fatto incontrare i titolari di alcune tra le più celebri case vinicole del nostro territorio e i titolari dei locali in un contesto di dialogo, confronto e aggiornamento, ha permesso di evidenziare la necessità di un rapporto più solido e costante tra queste due realtà sulle quali verte gran parte dell’economia astigiana.
Solo attraverso un legame più forte tra chi produce il vino e chi lo deve promuovere è possibile crescere e rafforzare la nostra identità di territorio oltre il riconoscimento Unesco, in una visione più dinamica ed economicamente sostenibile. L’obiettivo pertanto è di non fermarsi qui, ma di proseguire su questo percorso che ha dato segnali incoraggianti.