“E’ prima di tutto stupefacente che certe cose si vengano a sapere in questo modo – ha detto Fernando Olivero – che non siano stati sentiti ne i commercianti che hanno attività nelle zone interessate ne le associazioni di categoria. Con questa decisione vengono messe ad ulteriore rischio di chiusura quelle poche attività che resistono a discapito delle già mille difficoltà del momento. E’ una soluzione che non serve a nessuno , che non favorisce il commercio e contribuirà a isolare certi negozi perché non sarò più possibile arrivarci ne tanto meno parcheggiare”
“Evidentemente non è servita a niente la esperienza del recente passato che aveva dimostrato la inutilità e la inopportunità della chiusura di Via Q. Sella – ha sottolineato Rita Barbieri – considero un fatto marginale e pretestuoso quello della riduzione dell’inquinamento , cosi come le spiegazioni addotte circa la funzionalità di una scelta come questa che oltre a non aggiungere nulla all’isola pedonale , fa venir meno l’unica via per accedere a Piazza Torino ed uscire dalla Città ed elimina quei pochi parcheggi rimasti , che per chi ha certe attività nella zona , sono fondamentali , diversamente si chiude!”
Concetto ribadito, tra gli altri, da Davide Nicolo titolare della ferramenta (uno dei pochi servizi rimasti in centro) e da Nadia Denasi che hanno “rilevato dai clienti nel giro di pochi giorni , una sostanziale contrarietà alla chiusura di Piazza Statuto” – Varrà pure la pena di sentire anche i cittadini – hanno detto.
“Sulla ZTL allargata – il Direttore della Confcommercio di Asti Claudio Bruno presente all’incontro fa rilevare che – non ci risulta che se ne sia discusso in modo cosi approfondito come è stato dichiarato , al contrario la unica informazione avuta risale all’aprile del 2014, quando abbiamo appreso la intenzione di rivedere la viabilità in alcune zone del centro e la possibilità di modificarla. Noi , oggi come allora, poniamo la questione in modo diverso , perché riteniamo che qualsiasi soluzione non possa prescindere dalla riorganizzazione delle aree mercatali e da un piano parcheggi efficace e funzionale e risolutivo per i prossimi 10 anni; del resto lo abbiamo più volte ribadito, Asti è una città urbanisticamente molto diversa da altre e, ferme restando certe logiche legate allo sviluppo dei centri storici, bisogna trovare soluzioni sostenibili e rientranti in un “programma” che onestamente stentiamo ad intravvedere.