Mercato del lavoro in Piemonte, qualche spiraglio ma la disoccupazione giovanile è al 42,2%

È un quadro in chiaroscuro quello del mercato del lavoro in Piemonte nel 2014 che emerge dal complesso dei dati Istat, Inps e dell’Osservatorio regionale, in cui si risente ancora della pesante crisi economica che ha colpito la nostra regione in maniera particolare, ma in cui cominciano a intravedersi degli spiragli di ripresa.

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Un andamento che pare confermato dalle prime rilevazioni del 2015: le assunzioni a tempo indeterminato standard (cioè al netto di fattispecie contrattuali specifiche, come il lavoro domestico o il lavoro intermittente a tempo indeterminato), sono state dal 1° gennaio al 15 marzo 25.480, contro le 17.304 dello stesso periodo del 2014, cioè 8.200 unità circa in più, pari a una crescita del 47,2%.

Secondo le stime dell’Istat, nel 2014 resta sostanzialmente stabile l’occupazione, con 1.773.000 addetti, 2.000 in più dell’anno precedente, con una variazione quindi marginale dell’1%. Quanto alla disoccupazione, sempre i dati Istat parlano di 226.000 persone in cerca di lavoro nel 2014, con un aumento di 17.000 unità rispetto al 2013, cifra che fa arrivare il tasso all’11,3% con un’accelerazione nell’ultimo trimestre, interessando maggiormente le donne,
soprattutto per le difficoltà nella prima fase di inserimento al lavoro, mentre la disoccupazione maschile cresce per effetto della perdita dell’occupazione di soggetti adulti.

“Non accenna a diminuire – spiega l’assessore Pentenero – la disoccupazione giovanile, che raggiunge nella fascia fino a 24 anni il 42,2%, un punto e mezzo in più rispetto al 2013. È un dato in linea con la media nazionale (e ricordiamo che i livelli generali di disoccupazione in Piemonte sono invece di un punto e mezzo al di sotto di quelli italiani), e che si colloca di quasi 10 punti al di sopra del livello medio delle regioni settentrionali (32,7%), a sottolineare una specifica gravità della questione giovanile sul territorio piemontese e l’urgenza di rafforzare gli interventi di politica attiva finora svolti, con il consolidamento del progetto Garanzia Giovani, i cui risultati cominciano a essere incoraggianti”.

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