”Alle origini del gusto”: a Palazzo Mazzetti un viaggio multisensoriale alla scoperta del cibo

Un approfondimento ed un viaggio su quello che era il modo di vivere e di nutrirsi ai tempi dell'Italia Antica.

E’ questa l’idea alla base della mostra “Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti, curata da Adele Campanelli e Alessandro Mandolesi, che conduce il visitatore in un viaggio alle origini del comportamento alimentare italiano in un contesto, Asti e il suo territorio, rinomato per una produzione agro-alimentare che affonda le radici in un passato ricco di testimonianze locali.

L’esposizione è stata inaugurata venerdì mattina, alla presenza della stampa locale non, presenta un percorso di indubbia suggestione, che parte dal cortile di una domus romana dell’epoca per entrare nelle cucine e nei triclinari, imparando quelli che erano i sapori e le usanze culinarie dell’epoca.

Tra sale tricliniari, cucine, scorci di campagne coltivate, mercati animati con botteghe e macelli, vengono narrati da voci fuori campo, luci suoni e odori, a cui si accompagnano presentazioni video, che – come olografie – fluttuano nel vuoto attorno alle opere. I supporti multimediali della mostra offrono al visitatore una possibilità in più per comprendere le attività e le abitudini alimentari dei Romani, tra le più conosciute grazie all’incredibile abbondanza di fonti scritte e materiali.

“L’idea di una mostra ad Asti sull’alimentazione nel mondo antico – ha affermato il presidente della Fondazione CRASTI Michele Maggiora – si ispira alle linee guida dell’Expo 2015 di Milano: “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”, quando ricordano che “la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività di coltivazione e di allevamento dei popoli e delle comunità locali, frutto di esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioni scientifiche e tecnologiche”.

In occasione della mostra è possibile visitare la domus romana di via Varrone della seconda metà del I secolo d.C. Mentre collegato alla mostra ci sarà anche un programma didattico atto a coinvolgere gli studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado si sviluppa attraverso visite guidate condotte da operatori specializzati e laboratori impostati su diversi livelli di approfondimento

Un inedito ciclo di conferenze, sarà dedicato ad alcuni aspetti dell’alimentazione nell’antichità e avrà inizio nel mese di marzo per proseguire, con cadenza mensile, fino a giugno. La mostra rimarrà aperta fino al 5 luglio 2015, da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30. Lunedì chiuso ad eccezione di lunedì 6 aprile. La chiusura della biglietteria è prevista un’ora prima.

Alessandro Franco