Dalla Prefettura di Asti un protocollo per impiegare i migranti in lavori di pubblica utilità

E' stato firmato questa mattina in prefettura, presenti il presidente della provincia di Asti Fabrizio Brignolo e il vice prefetto reggente Paolo Ponta, un protocollo di intesa tra la Prefettura e i comuni dell'Astigiano per poter utilizzare i richiedenti asilo presenti sul territorio in lavori socialmente utili a favore della collettività.

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“Il nostro territorio – ha affermato Ponta – ha una grande tradizione di accoglienza di migranti: in circa un anno, sono circa 640 profughi transitati sul nostro territorio, mentre 228 sono residenti in diverse strutture di accoglienza presenti in diversi paesi della nostra Provincia”.

Grazie alla rete socio assistenziale di Onlus e Caritas, Asti è diventata quindi un porto sicuro per esuli provenienti dal medio oriente e dall’Africa sub Sahariana.

“Questo protocollo prevede la possibilità ai richiedenti asilo di prestare un’opera di volontariato gratuito a favore della collettività, ovviamente a fronte di una tutela di tipo assicurativo – continua il vice prefetto – è un grande passo verso una maggiore dignità di chi si ritrova a chiedere ospitalità al nostro paese e anche un modo per creare un vero processo di integrazione diffusa”.

I migranti saranno quindi a disposizione per poter svolgere lavori nell’interesse dei comuni ospitanti: “Abbiamo avuto già esperienze positive in questo campo – continua Ponta – e gli stessi migranti spingono per poter essere impiegati in lavori di questo tipo, anche per poter ripagare l’ospitalità ricevuta”.

Di integrazione diffusa ha parlato anche il sindaco Brignolo: “L’esperienza è positiva – ha affermato – la città di Asti ha già avuto in carico 9 migranti che hanno dato una mano nella manutenzione della città e nell’apertura del musei cittadini”.

Altre esperienze positive sono state svolte all’interno del progetto SPAR: per esempio alcuni pakistani bilingue inglesi sono stati impiegati in opera di accoglienza degli stranieri in occasione delle celebrazioni per il bicentenario di Don Bosco, a Castelnuovo.

Il protocollo al quale oggi sono stati invitati rappresentanti di Capriglio, Frinco, Robella, Villanova, Costigliole, Canelli, Nizza, San Damiano, Villafranca, Settime e Corsione rimarrà aperto presso la sede prefettizia per essere ratificato anche da altri comuni che ne facessero domanda.

 

Alessandro Franco

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