Vinchio è il mio nido: racconti, musica, danza, immagini per ricordare Davide Lajolo

In un giorno di tarda primavera del 1984, durante una passeggiata al Bricco di S. Michele con la nipote, Davide Lajolo le disse: “Vedrai Valentina che il nonno troverà il modo di uscire vivo da questa vita”.

Quella vita, vissuta come un’epopea, si chiuse il 21 giugno di quell’anno, ma a quarant’anni di distanza Laurana si è ispirata a quell’affermazione per proporre sabato 22 giugno alle ore 17 alla Cantina di Vinchio Vaglio le riflessioni sull’eredità umana e culturale del padre, attraverso le interviste di Beppe Rovera a coloro che l’hanno conosciuto, hanno lavorato sui suoi scritti, sono lettori affascinati dalla sua narrazione della campagna, hanno condiviso battaglie politiche, culturali, ambientali, hanno riordinato la sua biblioteca, il suo archivio e la sua collezione d’arte.

Si parlerà dei suoi libri, del rapporto con la sua gente e la sua terra, della sua generosità umana e del suo impegno per la libertà e l’uguaglianza sociale, combattuto con le armi e con le parole.

Il 22 giugno Davide Lajolo Ulisse verrà ricordato nel suo paese, in mezzo alle sue colline con racconti letti da Aldo Delaude, il jazz di Felice Reggio, performance di danza di Cristian Catto e Ivana Mannone, immagini di Fabienne Vigna.

Il “Premio Davide Lajolo Il ramarro” 2024 sarà consegnato allo scultore Elio Garis, che espone “Le sirene di Ulisse” e all’artista Sergio Unia, che espone i disegni “I Mè”.

Lungo il Percorso dei nidi saranno posizionate opere in simbiosi con il paesaggio di Roberto Di Giorgio, Viviana Gonella, Manuela Incorvaia, Giulio Lucente, Renato Milano, Sara Vergano. Verrà presentato il n. 41 della rivista Culture, intitolato Il filo rosso della poesia, in cui Laurana Lajolo ha ripercorso il suo rapporto con il padre attraverso il legame della poesia. Massimo Raffaeli ha delineato il profilo dello scrittore. Mario Soldati ha presentato i racconti I Mè, Carlo Bo, nella prefazione a Il merlo di campagna e il merlo di città, ha messo in evidenza la vena poetica della sua narrativa. Francesco Alberoni, nella nota al diario Ventiquattro anni Storia di un uomo fortunato, ha riconosciuto il valore dell’uomo e dello scrittore. In appendice sono pubblicate le schede sul patrimonio culturale di Davide Lajolo e delle ultime pubblicazioni dell’Associazione.

Si parlerà anche di due libri “Il mare verde La Riserva naturale della Val Sarmassa” dell’Associazione culturale Davide Lajolo e “Il patrimonio umano del territorio” degli studenti dell’IIS Pellati di Nizza Monferrato.

A disposizione dei visitatori ci saranno libri, prodotti del territorio, oggetti di artigianato. L’incontro si chiuderà con la degustazione dei suoi pregiati vini della Cantina di Vinchio Vaglio.

Eredità di Davide Lajolo Locandina 22-06