Serata noir a Roatto con lo scrittore Giorgio Ballario

L’Associazione Culturale “La Stele di Nettuno” di Roatto, con il patrocinio del Comune di Roatto, organizza per venerdì 3 maggio alle 21 un incontro con il giornalista e scrittore Giorgio Ballario.

L’autore parlerà con numerosi esempi di come da uno o più eventi di cronaca nera nascono i suoi libri. I romanzi di Giorgio Ballario sono infatti la pura espressione della sua passione per la storia e del suo interesse verso la cronaca nera della quale si occupa, grazie ai quali riesce a regalare al lettore quadri socio- politici accurati e precisi.

Il suo essere giornalista contribuisce nel restituire concretezza alle vicende che narra, e che spesso sono un mezzo per portare alla luce pezzi di storia che sono stati dimenticati. Ad esempio per realizzare la trama de “Il tango dei morti senza nome” è partito da due casi di sequestro degli anni Settanta che hanno riguardato vittime italiane: il rapimento del direttore generale della Fiat Argentina Oberdan Sallustro da parte dell’Erp (nel 1972) e quello di pochi anni dopo dell’amministratore delegato di Fiat France Luchino Revelli Beaumont, sequestrato a Parigi da una strana banda di guerriglieri peronisti e criminali comuni. Revelli Beaumont fu liberato dopo il pagamento di un riscatto, Sallustro venne invece ucciso.

Ne “Il prezzo dell’onore”, uno dei suoi libri ambientati nell’Eritrea degli anni ’30, accanto alle realizzazioni del regime — il centro storico di Asmara, oggi patrimonio dell’umanità — e ai tanti coloni in cerca di riscatto e fortuna nell’effimero impero mussoliniano, vi sono i profittatori, i vili, i corrotti, gli assassini. Un panorama di speranze e infamità che Giorgio Ballario pennella con mano precisa, impreziosendo il suo affresco con due deliziosi cammei dedicati a personaggi reali allora presenti all’Asmara: il musicista napoletano Renato Carosone e l’imprenditore piemontese Pietro Ferrero.

Giorgio Ballario, classe 1964, è giornalista professionista dal 1994, ha lavorato per numerose testate locali e nazionali, è stato redattore a La Stampa dal 1999 al 2022, ora è free lance. Come scrittore ha pubblicato sinora dodici romanzi, due saggi e molti racconti in antologie di genere giallo e noir. Ha riscosso un particolare successo la serie Le indagini del maggiore Morosini, giallo storico ambientato negli anni Trenta nelle colonie italiane in Africa, giunta per il momento a sei titoli (Morire è un attimo, Una donna di troppo, Le rose di Axum, Le nebbie di Massaua, Intrigo ad Asmara e Il prezzo dell’onore). Oltre alla serie “coloniale” ha pubblicato altri sei romanzi noir di ambientazione contemporanea: Il volo della cicala, Nero Tav, Il destino dell’avvoltoio, Torino non è Buenos Aires, Niente di personale e Il tango dei morti senza nome. Due invece le opere di tipo saggistico: Vita spericolata di Albert Spaggiari, biografia di un famoso ladro francese degli anni Settanta; e Fuori dal coro, galleria di 55 personaggi controcorrente.

Con altri scrittori torinesi ha fondato l’associazione Torinoir, che ha organizzato per due anni il festival letterario Montagne in Noir a Bardonecchia (Torino), di cui è stato direttore artistico. Giorgio Ballario è ora direttore artistico del festival Bardonoir 2023 e direttore e animatore, insieme con Massimo Tallone e con la collaborazione di Edizioni del Capricorno, di Distretto 011, la prima scuola di noir a Torino. Da anni gestisce il blog Latin Noir (www.latinnoir.wordpress.com), dedicato alla letteratura di genere latinoamericana e spagnola.

L’incontro, a ingresso libero, si terrà nella Biblioteca di Roatto in piazza Piemonte.